Notebook

Dai taccuini di lavoro:

Il tempo si sposta
ogni volta che il vuoto risucchia l’istante,
nella calma del presente
.

Fiore secco
tavolo
spigolo
fumo bianco d’aeroplani.
Tutto dimenticato a casa.

Sono forse il guardiano di mio fratello ?
sono mio fratello ?

Sul lungomare del tempo,
la brezza dell’infinito che passa.

Quattro bancari sull’angolo
prima dell’ufficio a raccontarsi le ferie,
baristi ben rasati, con camicie strette,
semafori verdi gialli rossi,
verdi gialli rossi, verdi gialli rossi…

Minchia !
La bocca senza denti,
cosi pratica per quell’imprecazione.
Minchia !

S’impara anche quello,
s’impara a conoscere l’aria dello scendere,
del precipitare.
S’impara ad aprire le braccia,
a cercare il volo dove non c’è portanza.
Con quelle ali nude,
con quella croce inutile,
vedere qualcosa,
imparare parole nuove,
senza epifanie di frasi,
di senso.

Un caldo insolito
nelle vie di Amburgo,
un palo marcio si alza
per riflettersi, 
vedere la propria fine
nello stagno verde del giardino botanico.

I cani impazziti nel parco corrono,
comete pelose nel verde.

L.
Elenchi di voci, di nomi
sillabati in francese e ascoltati in dialetto,
entusiasmante dialetto cinese con occhi europei,
che volano , volano e vola,
che guardano, guardano e guarda
cariche silenziose di polizia 
per piazze restaurate;
e ora
piccole rondini sul ciglio del futuro,
che volano, volano e vola.
che lasciano il nido caldo
appeso ai bottoni
del tuo cappotto.
E volano, volano e vola.

I dottori sono stupiti,
un uomo con 2 anime
e nessuna sede per lo spirito.

La seconda moglie di Bach
cucina patate la sera,
con panna acida e birra.

E tanti saluti a tutti,
con tutti quei cassetti che sanno di naftalina
e nonne.
Tanti saluti a tutti voi!

La cartolina blu del mare.
La cartolina verde della montagna.
La cartolina gialla delle rovine. 

Spostando un oggetto sul tavolo
cercò di dimostrarmi l’impossibiltà
di essere eterni.

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